Turris appesa ad un filo: Capriola e Colantonio (entourage) tornano a parlarsi, questa volta davanti al sindaco. Ma la distanza resta incolmabile...
Questa mattina, presso il Comune di Torre del Greco, si è tenuto un nuovo incontro che poteva essere cruciale per le sorti della Turris, alla presenza del sindaco Luigi Mennella nel ruolo di garante istituzionale, come già avvenuto nel recente passato. L’appuntamento ha visto la partecipazione di Ettore Capriola, massimo rappresentante del club biancorosso, e di un fiduciario dell’ex presidente Antonio Colantonio, che già nei giorni scorsi aveva avviato colloqui con gli attuali vertici della società per esplorare una possibile collaborazione, nell’intento di scongiurare la scomparsa del club proprio nell’80esimo anno della sua fondazione.
Nonostante il contesto molto più formale rispetto ai casi precedenti e l’intenzione iniziale, almeno presunta, di trovare un punto d’incontro, anche l’odierna discussione si è conclusa con un nulla di fatto. Gli sforzi per addivenire a un accordo continuano a scontrarsi con divergenze sostanziali tra le parti, che permangono su posizioni distanti.
IL NODO DELLA TRATTATIVA - Il pomo della mancata intesa rimane invariato: Colantonio, tramite i suoi emissari, ha proposto una collaborazione temporanea all'attuale proprietà, con equa suddivisione degli oneri economici necessari per completare la stagione (ciascuna parte nelle proprie quote e modalità d'intervento, che si tratti di sponsor, crediti ecc.), stimati dallo stesso Colantonio in circa 1 milione di euro (a quanto pare l'ex patron ne garantirebbe la metà). La proposta include inoltre:
- Un piano di ristrutturazione del debito;
- Ricapitalizzazione della società;
- Gestione operativa affidata nuovamente al gruppo Colantonio.
Questo scenario garantirebbe a Capriola il recupero della fideiussione da 350 mila euro entro la fine dell’anno, cifra che invece andrebbe in fumo con la radiazione del club. Tuttavia, lo stesso dirigente sembrerebbe aver respinto l’ipotesi, chiedendo, a quanto pare, il rimborso a stretto giro delle somme che, nella proposta di Colantonio, dovrebbe versare nelle casse del club, ritenendolo una condizione imprescindibile per poter sancire l’accordo.
Riscontrata questa distanza, ad oggi insormontabile, tra le parti dialoganti, ogni discorso sembra esser stato rinviato al post 16 dicembre, termine ultimo stabilito dalla Lega Pro per adempiere ai nuovi obblighi economici verso i tesserati e per regolarizzare quelli precedentemente inadempiuti.
Pertanto, se entro il 17 dicembre Capriola sarà riuscito, a questo punto del tutto autonomamente, a rispettare le imminenti ed ingenti scadenze finanziarie (soluzione che nell’incontro odierno non avrebbe smentito), visto che anche l’ipotesi relativa al presunto partner internazionale sembra essere naufragata, allora potrebbe riprendere il dialogo con l’ex presidente. In caso contrario, il destino della Turris apparirà definitivamente segnato.