Turris in caduta libera: se non è una resa, poco ci manca…
Le pagelle di Picerno-Turris…
MARCONE 7,5: tiene a galla la Turris per oltre un’ora con interventi decisivi. Poi è costretto a capitolare sui tentativi ripetuti del Picerno.
ESEMPIO 5: anche lui cede nella ripresa, facendosi superare con troppa facilità da Petito nell’occasione del raddoppio.
RICCI 5: in evidente difficoltà nel duello fisico con Bernardotto.
PARODI 5: piede ruvido e tanti traversoni fuori bersaglio.
SCACCABAROZZI 6: premesso che gioca sempre fuori ruolo, nel primo tempo le sortite dei biancorossi in fase offensiva partono tutte dai suoi piedi. Peccato che la precisione venga meno proprio nell’occasione più propizia vale a dire su una punizione dal limite con il risultato ancora in bilico.
CASARINI 5: gli capitano un paio di occasioni su inserimenti in area, ma non riesce a sfruttarle per un mix di sfortuna e imprecisione. Tuttavia, è poco presente nella zona nevralgica del gioco (dal 29’st MORRONE 5: poco ispirato).
CASTELLANO 5,5: buona presenza fisica per gran parte del match in mezzo al campo. Poi perde anche lui la bussola nel finale.
PUGLIESE 5: si inserisce nel primo tempo, ma manca la conclusione sempre per questione di centimetri. Si vede poco nella ripresa.
NICOLAO 5,5: un paio di cross interessanti in avvio di match, poi si spegne (dal 29’st BOLI 6: quantomeno si propone).
ONOFRIETTI 5: conferma la tesi che rende di più da subentrato che da titolare. Un solo guizzo degno di nota in un match nel quale perde troppi palloni ingenuamente.
EKUBAN 5: gli riesce poco anche nel lavoro di sponda. Poco utile alla causa… (dal 40’st PORRO sv).
ALL. CONTE 5: si ritrova a dover fare il possibile con un arsenale ancor più povero di munizioni rispetto al solito. Nel primo tempo la squadra ci prova anche a restare in partita, ma i segnali della ripresa sono preoccupanti, con il primo tiro nello specchio che arriva solo nel finale. Se non è una resa poco ci manca, con la squadra che sembra aver perso stimoli e convinzione, in attesa di capire cosa succederà fuori dal campo entro il termine perentorio del 16 dicembre. Tuttavia, è bene prendere coscienza che, eventualmente, anche in presenza di un miracolo dell’ultim’ora che eviterebbe un’infamante radiazione, senza un ingente investimento sul mercato invernale sarebbe comunque impresa ardua arrivare anche a giocarsi la permanenza in C tramite playout (non ingannino i punti ottenuti finora sul campo, magari si è andati anche oltre il reale valore della rosa). Tra l'altro, il fatto che Conte non utilizzi Armiento e Solmonte nemmeno in una situazione di così grande emergenza (oltre ai misteri irrisoluti legati ai vari Drame, Trotta, Tannor, Cucciniello ecc.) la dice lunga sulla “bontà” delle scelte estive nell'allestimento della rosa.