SAVOIA - Mazzamauro a SS "Rinunciamo al ripescaggio in C...Situazione economica difficile. Ora mi aspetto sponsor..."
Il comunicato ufficiale con il quale è stato stabilito a seguito delle determinazioni del Consiglio Federale del 4 agosto, che il posto lasciato libero dal Campodarsego dovesse essere assegnato per la promozione in C alla seconda dello stesso girone, il Legnago, anziché ricorrere alla graduatoria di merito dei ripescaggi, ha lasciato giustificato rammarico nel Savoia. Di questo, dalla mancata richiesta di ripescaggio e del campionato di D che si andrà ad intraprendere ne abbiamo parlato, in esclusiva, con il patron Alfonso Mazzamauro (nella foto) che ha chiarito le sue aspettative sullo stadio e si è complimento con Ciro Immobile.
LA PREMESSA – Mazzamauro prima di cominciare col fuoco di fila delle domande vuole puntualizzare il suo stato d’animo sul mancato ripescaggio.
“Sono deluso, non posso nasconderlo, ritenevo che la graduatoria di merito avesse una funzione ben definita, non è stato così. Il Savoia nel testa a testa con il Palermo ha dimostrato sul campo di meritare la categoria superiore e se i campionati non fossero stati interrotti non so come sarebbe andata a finire, di certo noi ce la saremmo giocata fino all’ultima giornata per il primo posto. Ma ciò che più mi duole è che non si è tenuto conto in ambito federale dell’emergenza Covid-19 e si sono confermati gli stessi criteri degli anni precedenti, ovvero la mancata concessione della deroga sulle infrastrutture e la conferma in toto del fondo perduto. In questo modo non soltanto la società che rappresento ma tante altre sono e si troveranno in oggettive difficoltà e questo mi dispiace perché siamo noi imprenditori che ci mettiamo i soldi a dare linfa al calcio italiano, avrei voluto vedere maggiore sensibilità”.
MANCATO RIPESCAGGIO – Condivisibili e giuste le riflessioni del patron che lancia comunque una stoccata al sindaco ed all’intero consesso cittadino.
“Noi eravamo pronti per il ripescaggio, già eravamo affidati per la fidejussione, purtroppo non possiamo fare domanda a causa delle mancate certificazioni del Giraud, dal manto erboso, all’impianto idrico e di illuminazione, al sistema di videosorveglianza, alle attestazioni sulla agibilità dei vigili del fuoco. Ci sono stati 3 mesi per operare ma purtroppo non ho visto nulla di concreto. Il sindaco si è impegnato ma probabilmente non si è trovato nelle condizioni per poter ottemperare a quanto promesso. Per quanto mi è dato sapere non c’è ancora un bando di una assegnazione, pur minima di lavori. Adesso il sindaco mi ha promesso che ricorrerà al Credito Sportivo e che lo stadio sarà pronto entro aprile/maggio del 2021, questa però dovrà essere la data ultima oltre la quale non si potrà andare”
GLI SPONSOR – Altro argomento che affronta Mazzamauro è quello delle sponsorizzazioni.
“Il sindaco si è impegnato a metterci in contatto con imprenditori del territorio, li abbiamo incontrati, ma ancora nulla se n’è fatto, stiamo aspettando. Voglio essere chiaro, l’emergenza Covid-19 ha creato difficoltà economiche a tutti, con le mie società ho dovuto affrontare e sto ancora affrontando problematiche importanti, per questo è necessario, come non mai, che il sindaco, gli imprenditori, i cittadini ci siano vicini concretamente per consentirci di consolidare le nostre basi e proseguire nelle ambizioni che purtroppo quest’anno, per forza maggiore, ci sono state bloccate nel momento decisivo. Mi aspetto che tutti rispondano presente, è vitale”.
LA SERIE D – Mazzamauro ci confida che si era pensato a presentare ricorso sulle ultime decisioni prese in sede federale ma dopo un’attenta riflessione si è preferito lasciare alle spalle la cocente delusione e guardare avanti con ottimismo.
“Abbiamo deciso di non procedere con il ricorso e di guardare avanti. La scelta di Aronica sulla panchina, di Carlo Musa come direttore sportivo, la conferma del direttore Rais e la maggior presenza nell’ambito della società di mio figlio Renato sono segnali importanti. Noi vogliamo proseguire il calcio a Torre Annunziata, ma come ho detto prima la città e tutte le sue componenti istituzionali ed economiche ci devono supportare, è ovvio che intendiamo allestire una rosa in grado di puntare alla promozione diretta in Lega Pro il prossimo anno, ma allo stesso tempo è giusto pretendere che lo stadio Giraud, come ha promesso il sindaco, per quella data sia pronto ed agibile perché non vogliamo subire altre delusioni, ne va del futuro nostro e del calcio in città perché il Savoia non può assolutamente prescindere dallo stadio se vuole ambire a certe categorie, sia chiaro a tutti”.
IL MESSAGGIO – La nostra lunga intervista con il patron si conclude con un messaggio ai tifosi.
“La gente ci è vicina, ha capito la nostra serietà e l’impegno quotidiano in tutto quello che facciamo. Vogliamo vincere e festeggiare con loro, con il loro contributo perché il nostro successo sarà il successo di Torre Annunziata. E’ bello vedere la città associata a Ciro Immobile per il doppio record che ha realizzato, anzi approfitto di questo spazio per complimentarmi a nome di tutto il club con lui, ma sarebbe altrettanto bello vedere tutti esaltarsi per i successi del Savoia calcio, vittorie nate e realizzate nella propria città, tra mille difficoltà quotidiane”.