MERCATO AI RAGGI X - Rosa ringiovanita, costi contenuti, under solo di proprietà: la nuova/vecchia filosofia della Turris…
E’ una Turris profondamente rinnovata quella che si appresta a disputare il prossimo campionato di serie C e ad avviare un nuovo ciclo triennale, sotto da conduzione di Bruno Caneo. La società biancorossa, infatti, ha voluto fortemente il ritorno del trainer di Alghero per riproporre una strategia tecnico-economica completamente differente da quella dello scorso anno e molto più simile a quella di due stagioni fa, quando i corallini ottennero la storica qualificazione ai playoff della terza serie, partendo però dall’obiettivo reale della salvezza.
Se l’anno scorso il club biancorosso, spinto dall’illusoria promessa di uno sponsor multimilionario mai arrivato, aveva tentato di costruire un instant team con tanti nomi dal grande curriculum ma prelevati solo a fine mercato, senza una preparazione adeguata e senza le motivazioni necessarie per dare un contributo determinante alla causa, rischiando anzi il mantenimento della categoria, il piano attuato questa estate, invece, ha il sapore di un ritorno al passato, non senza peculiari novità.
Il primo punto di discordanza, rispetto ad un anno fa, è caratterizzato sicuramente dai tempi super celeri con i quali la Turris ha allestito la propria rosa. Probabilmente, la compagine corallina è stata una delle pochissime in serie C ad aver già definito praticamente l’intero organico a fine luglio, compresi anche i movimenti in uscita, aspetto tutt’altro che facile visti gli alti ingaggi dei cosiddetti esuberi, su tutti quello di Taugourdeau. Infatti, salvo il binario di sinistra, che conta attualmente tre calciatori per quattro posti, in tutte le altre posizioni mister Caneo può già contare almeno su una doppia alternativa per ciascun ruolo. Un vantaggio temporale non banale, visto che per l’assimilazione dell'ambizioso gioco del trainer sardo è fondamentale il lavoro svolto in ritiro.
Inoltre, oggi la rosa biancorossa appare più ringiovanita dato che, under a parte, anche tutti i nuovi senior ingaggiati hanno meno di 30 anni, da integrare con i giocatori più esperti rimasti in biancorosso, come i vari Miceli, Maniero, Giannone ecc.. Magari, i nuovi profili non saranno altisonanti come quelli del recente passato, ma tutti sembrano avere grandissima fame per affermarsi a Torre del Greco: chi perché alle primissime esperienze tra i Pro, chi perché vuole rilanciarsi nel calcio che conta dopo esperienze non memorabili.
Insomma, un mix interessante, nel quale va evidenziato anche un aspetto inedito. Infatti, per la prima volta la Turris ha ingaggiato under esclusivamente a titolo definitivo, rifiutando i prestiti temporanei da compagini di categoria superiore, seppur molti di questi siano al debutto assoluto in serie C. Un investimento teso a creare un nuovo patrimonio tecnico per il club, con la speranza che nel tempo possa tornare a fruttare qualche ghiotta plusvalenza, come avvenuto ad esempio con Manzi e Pandolfi...
Ovviamente, in questa nuova/vecchia filosofia non mancano le scommesse, che tuttavia rientrano nel nuovo obiettivo dei biancorossi, mirato ad una salvezza senza patemi. E la sensazione di un’accozzaglia di figurine, che ha accompagnato la Turris dello scorso anno, sembra ora soppiantata dall’idea di una squadra costruita secondo la precise indicazioni tecnico-tattiche dell'allenatore, impostata su base triennale.
L'impressione è che ora, al posto dei nomi e delle asticelle, sia tornati ad essere prioritari criteri come la programmazione e la sostenibilità economica, fattori che non possono mai mancare in contesti dalla dimensione simile a quella biancorossa.
Detto questo, il giudizio finale, come sempre, passerà al rettangolo di gioco…
ECCO COME POTREBBE ESSERE SCHIERATA LA NUOVA TURRIS: