Turris, tempi lunghi per il "concordato negoziato". Primicile e Imbimbo verso il passo indietro senza lo sblocco del mercato...

16.01.2025 15:49 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Turris, tempi lunghi per il "concordato negoziato". Primicile e Imbimbo verso il passo indietro senza lo sblocco del mercato...

La Turris incassa un altro duro colpo. La strategia del "concordato negoziato", annunciata come possibile via d’uscita per sbloccare i conti e riaprire il mercato, non ha prodotto gli effetti sperati. La richiesta di documentazione aggiuntiva da parte della Camera di Commercio e lo slittamento dei tempi per l’applicazione delle misure protettive al mese di febbraio rendono questa procedura ormai inefficace ai fini di un immediato sblocco del mercato in entrata, dato che la finestra invernale si chiude il 3 febbraio.

Nonostante la sua importanza per rallentare le pressioni dei creditori e ristrutturare il debito, il concordato non è più una strada percorribile per salvare la finestra di mercato. La società, pertanto, si trova ora a un bivio e non ha altre opzioni, se non la disperata ricerca di fondi interni, alternativi a quelli presenti sui conti bloccati e pertanto inutilizzabili, per pagare gli F24 precedentemente respinti a causa di pignoramenti sui conti e ottenere così il via libera della Covisoc.

Le speranze di successo, tuttavia, sono ridotte al minimo. Ecco perché la mancata risoluzione della questione nelle prossime ore potrebbe portare al passo indietro di Rosario Primicile, simbolo, seppur ufficiosamente, della nuova area tecnica che, a inizio anno, Ettore Capriola aveva affidato nelle mani dell’amministratore unico uscente, nonché direttore generale, Antonio Piedepalumbo.

Primicile, intervenuto di recente in una trasmissione locale, aveva dichiarato di essere subentrato – seppur da semplice collaboratore esterno – per cercare di dare un contributo al rilancio della Turris e permettere alla squadra di giocarsi le residue chance di salvezza, tanto da aver opzionato già diversi rinforzi. Ma senza la possibilità di operare sul mercato, il suo coinvolgimento, slegato totalmente dall'ex presidente Antonio Colantonio, perde ogni significato, e con lui potrebbe lasciare anche il tecnico Eduardo Imbimbo, che da alcune settimane sta guidando la squadra "a distanza", senza la possibilità di sedere in panchina, così come il resto dei collaboratori tecnici e dirigenziali che avrebbero fatto parte del nuovo corso.

Pertanto, la presunta “rivoluzione tecnica” annunciata da Capriola a inizio anno rischia seriamente di naufragare sul nascere.