Sussulto Turris: la squadra si è rianimata. Palla alla società, si può ancora chiudere con dignità...

05.01.2025 23:40 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Sussulto Turris: la squadra si è rianimata. Palla alla società, si può ancora chiudere con dignità...

Il pareggio della Turris contro il Potenza, squadra lanciata nelle zone alte della classifica, è stato più di un punto guadagnato. È stato un sussulto di una squadra che ha dimostrato, finalmente, di essere ancora viva. Nonostante una classifica disperata e le ombre di un’altra probabile penalizzazione in arrivo, i biancorossi hanno giocato con carattere e orgoglio, recriminando per alcune occasioni sciupate e per episodi arbitrali che avrebbero potuto indirizzare diversamente la gara.

Forse, questo pareggio servirà poco alla classifica. Ma, per una volta, si è tornato a parlare di calcio giocato, dopo mesi di caos societario, veleni e sventure extracampo. La squadra ha lanciato un messaggio chiaro: nonostante tutto, è ancora lì, disposta a combattere e a onorare la maglia. Un segnale importante per un gruppo che aveva visto la propria serenità minata dalle mancanze gestionali della società.

Il risultato, però, lascia nell’ambiente un duplice retrogusto. Da un lato, c’è chi non riesce a non pensare ai rimpianti: senza le penalizzazioni, con una gestione societaria più dignitosa e un pizzico di qualità in più in attacco, questa squadra avrebbe potuto giocarsela tranquillamente per la salvezza. Ma, ormai, il tempo sembra scaduto, e il -6 che pende come una spada di Damocle appare come la sentenza definitiva.

Dall’altro lato, c’è chi continua a sperare in un miracolo. Il rimpasto dirigenziale avviato questa settimana e l’inserimento di nuove figure tecniche sembrano aver dato una scossa, almeno morale, alla squadra. Se il club riuscirà a garantire le risorse necessarie per una gestione ordinaria fino al termine della stagione e a sbloccare il mercato, l’impresa potrebbe non essere del tutto impossibile. C’è persino la speranza di ottenere uno sconto sulla nuova penalizzazione tramite ricorso, mantenendo viva la flebile possibilità di agganciare i playout.

Il pendolo della bilancia, però, ora dipende dalle mosse della società. Diventa fondamentale sbloccare il mercato in entrata (pagando i contributi pregressi) e presentare nuovi innesti, seppur low-cost, già in vista della prossima trasferta contro il Latina. Allo stesso tempo, è necessario chiarire i ruoli e le competenze con un nuovo organigramma dirigenziale, magari con una conferenza stampa, e trasmettere trasparenza a una piazza che, finora, si è sentita tradita.

Serve, inoltre, una netta inversione di tendenza nell’area comunicazione: sbloccare le tante persone bannate ingiustamente dai social ufficiali e dotare la società di una struttura comunicativa degna della categoria, capace di rispettare l’ambiente e rappresentare il club con dignità.

Sommare tutti questi ingredienti potrebbe non bastare per raggiungere il miracolo dei playout. Ma è l’unica strada per restituire alla Turris quella dignità che, finora, è mancata, fondamentale al di là della categoria per tutelare la passione della sua gente. Come hanno ricordato i tifosi del Potenza con il loro striscione di solidarietà al Liguori: “La Turris e la sua gente meritano rispetto!”.