Parole, parole, parole: l’eterno nulla della Turris. Conto alla rovescia tra esasperazione, rassegnazione e flebili speranze...

05.12.2024 10:03 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Parole, parole, parole: l’eterno nulla della Turris. Conto alla rovescia tra esasperazione, rassegnazione e flebili speranze...

"Parole, parole, parole", cantava Mina, e mai come oggi queste parole sembrano adattarsi alla situazione della Turris. Ancora una volta, le promesse di nuovi soci internazionali, legati al dirigente Simone Lettieri, si sono dissolte nel nulla. Un déjà vu amaro per una tifoseria ormai esasperata e per una squadra che in campo rispecchia il caos societario, sempre più a rischio di esclusione dal campionato.

IL BANCO SALTATO. La settimana scorsa, un incontro tra rappresentanti della proprietà attuale (Ciro Giardino) e l'ex patron Antonio Colantonio, con tanto di foto circolata sui social, sembrava aver riacceso una flebile speranza. Si era discusso di una collaborazione temporanea per salvare la categoria, con impegni di ristrutturazione del debito, ricapitalizzazione e una condivisione delle spese fino a fine stagione. Ma a detta dell'ex patron della Turris, quando è stato il momento di concretizzare, Ettore Capriola, socio unico della Sport and Leisure, società che attualmente detiene la totalità delle quote del club biancorsso, ha preferito far saltare il banco, negando pubblicamente qualsiasi intesa.

IL NUOVO BLUFF. Nel frattempo, le "garanzie" annunciate nell’ennesimo comunicato ufficiale non hanno trovato alcun riscontro nei fatti. Si parlava di una "settimana della svolta", ma un altro lunedì è passato senza nuovi soci, senza un nuovo amministratore (Piedepalumbo è dimissionario dal 4 novembre) e senza alcun passo avanti nella ristrutturazione del debito (nonostante l'impegno preso da Capriola davanti a circa 150 tifosi di presentare la nuova domanda entro il 30 novembre). Anche all'interno dello spogliatoio serpeggia grande insofferenza: i giocatori, in un recente incontro con la dirigenza, si sono visti offrire le stesse promesse vuote.

CONTO ALLA ROVESCIA. All’orizzonte resta una sola certezza: il 16 dicembre, data della scadenza federale. Serviranno oltre 400mila euro per evitare l’esclusione o una nuova maxi penalizzazione che, di fatto, allungherebbe soltanto l'agonia di una morte annunciata. Mentre la dirigenza continua a produrre una quantità industriale di parole, i tifosi, la squadra e la città vedono avvicinarsi un epilogo che ormai somiglia più a un dramma che a un miracolo sportivo.