Turris, mercato in una sola direzione: cedere il più possibile per arrivare a fine stagione. E sbloccare la fideiussione...

A poche ore dalla chiusura del mercato, mentre le altre squadre sono impegnate negli ultimi colpi per rinforzarsi, la Turris si muove con un unico obiettivo: liberarsi dei contratti più pesanti. Con la retrocessione ormai scritta dopo il -11 in classifica e lo smantellamento della squadra, l’unico pensiero della società sembra essere quello di ridurre al minimo i costi di gestione, in modo da poter arrivare alla fine della stagione con l'autofinanziamento, sempre che si riesca a sbloccare il conto pignorato, e poter così riscattare la fideiussione da 350 mila euro.

Non si guarda più al campo, né alla dignità sportiva: l’importante è evitare la radiazione, tagliare il più possibile e tirare avanti con i ragazzi della Primavera. Proprio per questo, dipendesse dal club, partirebbero subito anche i vari Trotta, Armiento e Giannone, tra gli ultimi over rimasti con ingaggi rilevanti, ma che al momento non sembrano avere richieste concrete sul mercato.

Situazione diversa, invece, per i giovani Pugliese e Nocerino, i cui cartellini potrebbero ancora garantire una piccola plusvalenza, permettendo così alla società di incassare qualcosa nell'ultimo giorno di trattative.

Un mercato senza progettualità, senza prospettive. Un’operazione che sembra dettata più da interessi personali che dalla voglia di salvare un titolo sportivo gravemente martoriato dai debiti e dalla dubbia "spendibilità" anche in una categoria inferiore.