LE PAGELLE - Turris tradita dai dettagli ma dura a morire. Salvezza nelle corde di questa squadra, dipendesse solo da lei...

04.11.2024 22:50 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
LE PAGELLE - Turris tradita dai dettagli ma dura a morire. Salvezza nelle corde di questa squadra, dipendesse solo da lei...
© foto di Salvatore Varo

Le pagelle di Benevento-Turris….

MARCONE 6,5: i suoi interventi aiutano la Turris a restare in partita fino alla fine. Può poco sulle due reti subite…

ESEMPIO 6: ha di fronte clienti scomodi, ma nel reparto difensivo è quello che regge meglio agli assalti avversari.

RICCI 5,5: nel complesso non commette particolari sbavature, ma non riesce a chiudere tutti gli spazi su Perlingieri (dal 16’st GIANNONE 6: funge da regista avanzato nelle sortite finali).

COCETTA 5,5: rischia troppo in fase di disimpegno. Leggermente meglio nella ripresa.

BOLI 6: buona spinta sulla fascia di competenza. 

PUGLIESE 5,5: parte bene, ma si perde con il passare dei minuti, uscendo un po’ dal gioco (dal 16’st ONOFRIETTI 5,5: propositivo ma non concreto come nelle precedenti occasioni).

CASARINI 5,5: primo tempo da dimenticare. Si riscatta parzialmente nella ripresa, quando sforna un assist al bacio per il possibile pareggio di Nocerino.

SCACCABAROZZI 6: resta nel vivo del gioco per l’intero arco del match (dal 43’st PORRO sv).

NICOLAO 5: si vede poco in entrambe le fasi (dal 16’st PARODI 6: offre supporto per attaccare sulla sinistra).

NOCERINO 6,5: gran gol in avvio e tanto sacrificio in fase di copertura. Gli capita anche la palla del 2-2 nella ripresa ma non riesce a capitalizzarla.

EKUBAN 6: lotta contro la difesa ospite, seppur sia portato ad agire lontano dalla porta per lavorare palloni utili (dal 29’st TROTTA 5: non riesce a rendersi pericoloso).

ALL. CONTE 6: serviva una prestazione praticamente perfetta per uscire indenni dal Vigorito. La Turris fa una prestazione più che buona nel complesso, ma viene tradita dai dettagli, pagando a caro prezzo la libertà concessa a Perlingieri e la mancanza di cinismo nelle diverse occasioni create nell’area avversaria. L'unico appunto, ma si tratta davvero di una minuzia, riguarda il mancato impiego di un altro elemento offensivo come Armiento con il risultato ancora in bilico (resta un mistero il suo impiego con il contagocce). Tuttavia, l’aver tenuto testa al Benevento fino alla fine conferma che la salvezza, dipendesse solo da situazioni di campo, sarebbe ampiamente alla portata della squadra, pur con tutti i limiti tecnici sapientemente mascherati. Ma la realtà purtroppo è un’altra e resta vincolata agli sviluppi societari, a quanto pare ad oggi ancora in altissimo mare…