Turris, anche oggi una cessione doma(n)i. Tifosi spazientiti...
Prima doveva essere il 15 novembre, poi è diventato lunedì 18 dello stesso mese, poi la data è stata rinviata sine die.
Insomma, è slittata ancora una volta la giornata che avrebbe dovuto sancire la cessione al 50% delle quote della Turris, nonostante l’impegno preso da Capriola davanti a più di 150 tifosi nell’incontro faccia a faccia tenutosi recentemente all’Amerigo Liguori. In quel caso, il massimo esponente della Sport and Leisure, società che detiene la totalità delle quote della Turris, aveva parlato di due trattative potenziali, indicando il 15 novembre come termine ultimo per la realizzazione del piano A, quello che avrebbe determinato appunto la cessione della metà del capitale sociale; il 18 come tetto massimo per realizzare il piano B; il 20 di novembre come il giorno in cui avrebbe simbolicamente consegnato il titolo al sindaco, in caso di fallimento di entrambe le opzioni caldeggiate.
Invece, in quella data, la svolta fu posticipata ad oggi, parlando addirittura di un partner internazionale vicino all’ingresso nel club biancorosso. Scenario che non si è materializzato nemmeno questa volta, come rivelato da una nota stampa divulgato pochi minuti fa dalla stessa proprietà, nella quale si comunica che sono stati fatti “Ulteriori passi in avanti verso la Turris del futuro: il nuovo assetto societario prende forma con l'entrata in società di un prestigioso gruppo internazionale che sta per acquisire il 50% delle quote. Procedono speditamente e con serenità gli incontri tra le parti. Un lavoro così importante necessita la massima attenzione in ogni dettaglio. Orgogliosi di aver ricevuto tanto interesse rispetto a nuove collaborazioni, ringraziamo tutti e annunciamo che la scelta definitiva è fatta. Manca poco all'ufficializzazione del nuovo assetto societario...”.
Insomma, un annuncio dato per imminente ma che di fatto viene spostato ancora, con parte della tifoseria che sta cominciando ad esternare un certo malessere verso le scadenze disattese dal principale dirigente della Turris, manifestando, come si legge sui social abitualmente frequentati, il timore che dietro questi continui rinvii, in realtà, si celi soltanto un maldestro tentativo di allungare i tempi e tergiversare sulla richiesta di favorire effettivamente una nuova gestione societaria, magari tramite intercessione del sindaco Mennella, considerata l’unica vera opzione per poter scongiurare un triste epilogo della compagine biancorossa, proprio nell’ottantesimo anniversario della sua fondazione e proprio nella giornata in cui è stato reso noto l'avvio di una procedura di pignoramento da parte dell'ex socio Di Franco.