Aspettando i play-off... Ecco le pagelle di tutti i protagonisti del campionato

Iovene, Russo e Mariniello i migliori. Quasi tutti flop gli uomini di Di Nola
19.05.2011 12:38 di  Luca Capano   vedi letture
Aspettando i play-off... Ecco le pagelle di tutti i protagonisti del campionato

Con lo scialbo pareggio di Rossano Calabro, la Turris ha terminato il suo decimo campionato consecutivo lontano dai professionisti (8 in Serie D, 2 in Eccellenza). Quinto posto raggiunto a quota 58 punti, record assoluto del decennio. Risulta essere, però, un mezzo fallimento, considerati i propositi di vittoria finale avallati ad inizio stagione. I corallini hanno, comunque, parallelamente condotto un ottimo cammino in Coppa Italia, arrivando a perdere soltanto la Finale del Trofeo contro il Perugia di Battistini. Ciò nonostante, il Perugia vincendo il proprio girone ha permesso alla Turris la possibilità di giocarsi le semifinali Play-Off nazionali, in qualità, appunto, di finalista di Coppa Italia. A Giugno, quindi, i corallini avranno modo di riscattare una stagione altalenante. Di seguito numeri e giudizi (relativi al solo campionato) di tutti i calciatori che hanno preso parte al cammino corallino. 

PORTIERI

Iafullo Antonio: Voto 5 (3 presenze, 6 gol subiti). Il giovane portiere, prelevato dalla Juve Stabia, aveva ben impressionato durante il ritiro. Ha pagato a caro prezzo i limiti di una retroguardia allestita male, ma gli sono state fatali le due clamorose incertezze nella gara casalinga contro il Sapri.

Munao Giuliano: Voto 5,5 (3 presenze, 9 gol subiti). La media di due gol subiti a partita portò nella piazza corallina la convinzione che servisse un portiere più esperto. Detto fatto: Gaglione mise a tacere i critici acquistando Munao, portiere dalla statura medio-bassa ma dotato di buona tecnica e reattività. Dalla sua anche l'esperienza con il Vico Equense dei miracoli. Munao, però, è stato capace di fare addirittura peggio del suo predecessore. Ci si accorse, quindi, che il problema non era il singolo portiere, ma l'intero pacchetto arretrato. Essendo classe 1988, Munao comportava l'utilizzo di un under in più in ''mezzo'': dopo 3 partite da titolare per lui solo panchina e a Dicembre la cessione alla Libertas Stabia.

Prete Michele: Voto 6 (23 presenze, 26 gol subiti). Alla fine ci si è affidati a lui, il portierino classe '91 cresciuto in casa, per gran parte della stagione. Non ha commesso tanti errori, aiutato anche da una difesa divenuta col tempo sempre più inossidabile. Per un estremo difensore under è già un grande risultato: sufficiente.

Carotenuto Pasquale: Voto 6,5 (4 presenze, 2 gol subiti). La Turris lo cercò fortemente in estate, ma non riuscì a battere la concorrenza della Battipagliese. Arriva però nella riparazione invernale, e mostra subito i motivi per cui i dirigenti corallini l'hanno seguito a lungo. Classe 1991, personalità da vendere. Per 4 partite ha abbassato la saracinesca. I tifosi lo ricordano per la mostruosa prestazione contro la Forza e Coraggio dell'odiato Cobra Romano e dell'ex Pippo Tortora (al quale, nell'occasione, parò anche un rigore). Sfortuna ha voluto si lussasse una spalla e fosse out per il resto del campionato. Il ragazzo ha un roseo futuro davanti.

Della Corte Giuseppe: Voto 6 (4 presenze, 3 gol subiti). L'infortunio di Carotenuto ha costretto la dirigenza a cercare un sostituto di spessore. La scelta è caduta su di lui, portiere navigato con diverse esperienze tra i professionisti. Schierato nel finale di stagione in partite poco significative ai fini della classifica, ha ostentato sempre sicurezza verso i compagni di reparto.


DIFENSORI

Del Nunzio Josè Rafael: Voto 6,5 (22 presenze, 0 gol). Terzino destro naturale, Del Nunzio ha inizialmente palesato difficoltà nell' essere schierato come centrale. Col tempo, comunque, ha avuto modo di adattarsi e si è reso protagonista di buone prestazioni. Trova poco spazio con gli innesti di Mariniello e Rea, ma quando è stato chiamato in causa ha risposto sempre presente.

Adaldo Salvatore: Voto 4,5 (12 presenze, 1 gol). Torre del Greco era convinta di aver trovato in lui il nuovo Giovanni Iodice. Inizialmente un fenomeno, in gol addirittura contro la Casertana con un bellissimo colpo di testa. Essendo giovane, però, non è stato in grado di tenere a bada il ''successo'' e, a causa anche di vicissitudini interne allo spogliatoio, si è perso col tempo, arrivando a giocare in maniera disastrosa. Ceduto a Dicembre proprio alla Casertana, ove troverà solo tanta tribuna.

Raspaolo Domenico: Voto 5 (5 presenze, 0 gol). Laterale destro più propositivo sicuramente dal punto di vista offensivo che difensivo. Non a caso, ha sulla coscienza diversi errori di marcatura e posizionamento. Dura solo 5 partite, dopo di che va via per motivi personali.

Tedesco Alessandro: Voto 6 (4 presenze, 0 gol). Ha giocato poco e in maniera onesta. Non gli si può recriminare nulla. Con il recupero di Moscarino, avrebbe trovato poco spazio e a Dicembre si è accasato col Pomigliano.

Moscarino Andrea: Voto 6,5 (22 presenze, 0 gol). Il migliore del pacchetto under corallino, dopo Iovene. Una piacevole sorpresa per tutta la squadra questo giovane terzino destro classe '92. Copre bene, esegue perfettamente la fase difensiva e numerose volte si è proposto nella manovra d'attacco. Positivo sotto diversi punti di vista.

Montariello Giuseppe: Voto 5,5 (23 presenze, 0 gol). Ha tradito la fiducia della piazza nei suoi confronti, dal momento che l'anno scorso fu tra gli under più positivi. Quest'anno non ha reso quanto dovuto.

Mariniello Nicola: Voto 7,5 (20 presenze, 0 gol). Una roccia. Con il suo innesto, la Turris ha edificato un muro invalicabile. Giocatore di altra categoria, tanto carattere e tanta grinta sia in campo che fuori. Praticamente mai un errore, e tutte prestazioni più che sufficienti. La squadra è risorta soprattutto grazie a lui.

Braca Errico: Voto 6,5 (20 presenze, 0 gol). Ha alternato una prima fase di campionato deludente a un ottimo finale. Acquisto contestatissimo, Braca è stato uno dei capri espiatori dell'iniziale flop corallino. Un serio infortunio lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per molto tempo. Con pazienza e costanza, a 35 anni ha recuperato alla grande ed è tornato il giocatore che Torre aspettava. Professionista.

Rea Giovanni: Voto 6 (14 presenze, 0 gol). Sia da centrale che da terzino, Rea ha giocato il più delle volte in maniera positiva.


CENTROCAMPISTI

Polverino Giacomo: Voto 6,5 (24 presenze, 3 gol). I più scettici credevano fosse un bidone, un giocatore di Eccellenza. Il suo sinistro però ha zittito tutti. E' partito alla grandissima, con due gol stupendi nelle prime due giornate. Si è guadagnato automaticamente il posto da titolare ed ha giocato in tutti i ruoli possibili: esterno e centrale di centrocampo, esterno e centrale di difesa, seconda punta. Sempre con un ottimo rendimento. Jolly.

Amarante Antonino: Voto 4 (8 presenze, 0 gol). Un disastro. Uno dei giocatori più lenti che il Liguori abbia mai visto giocare. Praticamente inutile alla manovra corallina, Amarante si è presentato a Torre del Greco in una forma fisica alquanto discutibile e,
per giunta, mai recuperata. A Dicembre è stato ceduto in fretta e furia alla società che gli ha donato i natali calcistici, l'Angri, dove è l'indiscusso capitano. Ora l'Angri lotta per non retrocedere...

Manzi Rosario:  Voto 5 (14 presenze, 1 gol). I tifosi lo ricordavano come una ''bestia nera''. Infatti, Manzi contro la Turris ha sempre dato spettacolo. Peccato che veniva da una stagione passata a scaldare la panchina del Pianura e, come Amarante, in ritiro aveva qualche chilo di troppo. Perso col tempo, ma ad ogni modo Manzi è stato troppo discontinuo nella sua esperienza a Torre. Nella stessa partita, alternava momenti di enfasi totale a fasi in cui spariva dal campo. Ha seguito, a Dicembre, il suo compare ad Angri. Delusione.

Rinaldi Luigi: Voto 4 (11 presenze, 0 gol). Altro uomo di Di Nola, altro flop. Registra di centrocampo, dalla grande tecnica, con esperienze addirittura in C1. O, almeno, così doveva essere. Rinaldi ha giocato malissimo ogni singola partita cui ha preso parte. Un perpetuo nervosismo lo ha contraddistinto, a causa del quale ha reso poco e sembrava fosse più dedito a litigare con gli avversari che a giocare a pallone.

Iovene Vincenzo: Voto 8 (32 partite, 13 gol). Classe 1992, pochi centimetri a disposizione. Nato a Torre Annunziata. Esterno sinistro. 13 reti. Un campionato mostruoso per Iovene, numeri impressionanti per un ragazzo di appena 19 anni. Torre del Greco lo ha adottato  dai rivali della Juve Stabia (detentrice del cartellino) e ha fatto sì che ''tradisse'' le sue origini oplontine. Il ragazzo, però, sostiene di giocare solo a calcio, senza alcun tipo di interesse sentimentale. E se continua a farlo così, per lui si spalancano le porte del futuro. Grinta, personalità, discreta tecnica e una velocità spaventosa sono le sue caratteristiche principali. Fenomeno.

D'Ambrosio Lorenzo: Voto 5,5 (31 presenze, 2 gol). Discontinuità è la sua parola d'ordine. Neanche la ''cura Mandragora'', quest'anno, gli ha portato benefici. La speranza è che ritrovi il passo giusto in vista dei play-off: la Turris ha bisogno della sua spinta.

De Rosa Antonio: Voto 5,5 (12 partite, 1 gol). Un cagnaccio di centrocampo che stava giocando davvero bene. Per motivi personali, ha mollato la causa Turris ed è andato alla Sambenedettese. Per quanto visto in campo, sintetizzava ottimamente quantità e qualità. Non un regista, ma uno che sicuramente vende cara la pelle. Non si abbandona, comunque, la barca mentre affonda.

Vacca Raffaele: Voto 6,5 (20 presenze, 2 gol). La Turris è stata la sua rinascita, l'ancora di salvezza alla quale aggrapparsi. I problemi giudiziari hanno gravato sulla sua tenuta psicologica, ma il ragazzo ha mostrato carattere e in campo ha sempre dato il 100%.

Coppola Enea: Voto 5,5 (16 presenze, 0 gol). Idolo dei tifosi, memori della fenomenale stagione passata. Quest'anno non si è ripetuto, manifestando instabilità comportamentale. Ha giocato poco da mediano, essendo schierato il più delle volte in un ruolo a lui personalmente non consono (terzino destro).

Della Ventura Matteo: Voto 4,5 (18 presenze, 4 gol). Nonostante i numeri siano dalla sua parte, Della Ventura ha un po' deluso le aspettative. Sia sotto il punto di vista caratteriale sia sotto il punto di vista del rendimento. Tante esperienze in Serie C, ma a Torre del Greco è apparso come un classico giocatore della categoria: nulla di più. Poco entusiasmante.

Teta Angelo: Voto 6 (16 presenze, 0 gol). Ormai non riesce più a trovare la collocazione tattica naturale. Se schierato a centrocampo, il biondo di Castellammare trova diverse difficoltà. Giustificate, dal momento che è nato seconda punta e, quasi sicuramente, morirà (calcisticamente parlando) da tale. Non a caso, messo tra le linee è sempre risultato prezioso (Real Nocera S.- Turris).

Marzocchi Emanuele: Voto 7 (16 presenze, 1 gol). Insieme a Mariniello, l'acquisto più azzeccato del mercato di riparazione. Con lui, la Turris ha colmato tutte le lacune manifestate in precedenza. Fluidità alla manovra, onnipresenza in praticamente tutti i reparti e grande tecnica individuale. Per motivi muscolari, ha attraversato una fase calante, ma resta comunque uno dei protagonisti indiscussi della ''remuntada''.

Vacca Emanuele: Voto 5,5 (9 presenze, 0 gol).Ha avuto le chances per mettersi in mostra, puntualmente mai sfruttate a dovere.

Fucito Michele: S.V (2 presenze, 0 gol). Impossibile valutare il suo campionato in prima squadra, ma una nota di merito va alla sua fantastica stagione in Juniores.

 

ATTACCANTI

Russo Giulio: Voto 7,5 (31 partite, 20 gol). Capitano e leader indiscusso di questa squadra. In due anni 43 gol. Uomo spogliatoio (?) e allenatore in campo. Giulio Russo o si ama, o si odia. Un grandissimo giocatore, che alterna gol e magie a un comportamento non proprio esemplare (3 espulsioni). Ha sempre preso, in prima persona, meriti e demeriti di vittorie e sconfitte. 34 anni: la forma fisica, la voglia e la testa di un ragazzino.

Poziello Gaetano: Voto 5 (12 presenze, 3 gol). Giocatore di grandissimo valore, tecnicamente formidabile. Le magie contro Ebolitana e Sapri, la prestazione fenomenale contro la Forza e Coraggio dei segugi Allocca e Iossa avevano illuso praticamente tutti. Dietro le quinte, c'era soltanto un trentacinquenne poco motivato, che dopo aver assaggiato categorie superiori non aveva voglia di rimettersi in discussione. Rimpianto.

Majella Nunzio: Voto 6 (16 presenze, 6 gol). Senza dubbio, ogni suo gol ha avuto peso. Non segnava con regolarità da diverse stagioni e la cosa, forse, gli è andata alla testa. Ha cominciato a pretendere più spesso il posto da titolare (a scapito di Poziello), creando inevitabili malumori all'interno dello spogliatoio. Ceduto a Dicembre al Deruta, nell' ''imbarco generale''.

Secondulfo Daniele: Voto 5 (9 presenze, 1gol). Doveva essere un degno sostituto nel parco attaccanti, ma si è rivelato davvero poca cosa. In gol solo contro un derelitto Nola, non è mai stato in grado di incidere.

Contino Gerlando: Voto 6,5 (18 presenze, 9 gol). Preso a Dicembre ''per far gol''. Il suo lavoro l'ha svolto, e anche in maniera abbastanza proficua. Non è un centravanti di manovra, ma uno che la palla dentro, in un modo o nell'altro, la butta.

Citro Marco: voto 6 (4 presenze, 1 gol). Poche apparizioni, nel finale di stagione, una delle quali particolarmente decisiva. Esordio col botto a Nocera Superiore, dove un suo colpo di testa da il 'la' alla rimonta corallina. Dopodiché poco o nulla.


ALLENATORI

Di Nola Mario: Voto 4 (9 panchine = 2 vittorie, 5 pareggi, 2 sconfitte). A lui bisogna imputare quasi tutte le colpe del fallimento corallino. Una campagna acquisti condotta in maniera superficiale, con giocatori provenienti da stagioni più o meno deludenti ma dal tecnico abatese fortemente voluti. Più presente su Facebook, ad ingraziarsi i tifosi, che nello spogliatoio. I risultati lo hanno tagliato fuori.

Mandragora Bruno: Voto 6,5 (27 panchine = 13 vittorie, 8 pareggi, 6 sconfitte). La Turris si è risollevata grazie alla sua carismatica verve. Il mercato di Dicembre è stato fondamentale, ma ad ogni modo Mandragora ha saputo ricomporre in maniera dignitosa i pezzi di un giocattolo rotto. Più meriti che demeriti, dunque, a quello che è un buon allenatore di Serie D.

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