2023 - Un anno di Turris: dalla salvezza col brivido con Fontana alla partenza illusoria con Caneo. Finale in crescendo...
Si chiude un anno di alti e bassi per la Turris. Un 2023 caratterizzato dall’alternarsi di vittorie speranzose e di cadute rovinose, da una salvezza diretta ottenuta con il brivido fino al ritorno in sella di mister Caneo, condito da un inizio di stagione illusorio, poi smentito da un cammino troppo claudicante ed una ripresa registrata solo poco prima della pausa invernale.
L’AVVENTO DI FONTANA - Ad ogni modo, il 2023 era iniziato all’insegna della paura, visto che la Turris aveva chiuso il girone d’andata a quota 20 punti, ad un passo dall’essere inghiottita nei play-out, in quella che invece doveva essere la stagione della famosa “asticella”, all’insegna dei grandi nomi. Invece, quel campionato nato con tante ambizioni si stava trasformando in un incubo per la società biancorossa, che comincia l’anno con l’ennesimo ribaltone tecnico, individuando in Gaetano Fontana il quarto allenatore a sedersi sulla panchina corallina, succeduto in ordine a Di Michele, Padalino e Canzi.
UN PASSO IN AVANTI, TRE INDIETRO - L’ex regista del Napoli non parte male, ottenendo subito un punto all’esordio contro la Juve Stabia, seguito da altri tre pareggi nelle giornate successive. La svolta sembra dietro l’angolo, ma la Turris invece fa una brusca retromarcia, maturando solo una vittoria e ben cinque sconfitte nel mese di febbraio, finendo in piena zona play-out.
LA RINASCITA PRIMAVERILE - Tuttavia, proprio nel momento di maggiore difficoltà, i corallini iniziano la risalita decisiva in primavera, cominciando dal pari esterno di Crotone per finire con le pesantissime vittorie interne contro Cerignola, Messina, Gelbison e Viterbese, oltre al blitz del Partenio alla terzultima giornata contro l’Avellino.
SALVEZZA COL BRIVIDO - La Turris chiude il campionato il 23 aprile a quota 43 punti, ma per festeggiare la salvezza diretta dovrà attendere fino al 5 maggio, data in cui la Corte Federale d’Appello respinge definitivamente il ricorso del Monterosi contro i 2 punti di penalizzazione, inflitti per inadempienze amministrative. In caso di accoglimento, invece, i laziali avrebbero sorpassato i biancorossi in classifica, condannandoli agli spareggi per non retrocedere.
RITORNO AL PASSATO - Schivata la beffa finale, per la Turris è tempo di riprogrammare e la nuova stagione nasce all’insegna di una maggiore austerità economica (i numeri ufficiali riveleranno un monte ingaggi ridotto di circa 500 mila euro rispetto alla gestione precedente), investendo sui giovani, questa volta di proprietà, e puntando sul ritorno a Torre del Greco di un tecnico che qualche anno prima aveva portato la Turris dove non era mai arrivata, sciorinando un calcio che aveva fatto notizia in tutta Italia. Trattasi di Bruno Caneo, che il club corallino riesce a convincere con un progetto triennale, anche a costo di esonerare Fontana, ancora legato da un anno di contratto con la Turris, dopo il fallimento della trattativa per arrivare ad una separazione consensuale.
PARTENZA ILLUSORIA - Il ritorno del trainer di Alghero riporta entusiasmo nell’ambiente biancorosso e l’inizio di stagione va oltre le più rosee aspettative, visto che la Turris batte in successione Benevento, Crotone e Sorrento, ritrovandosi sola al primo posto del girone C dopo tre giornate. Sembra l’inizio di una nuova favola, simile a quella di due anni prima, ma ben presto i corallini subiscono un forte contraccolpo che li fa scivolare fino al terzultimo posto. Infatti, tra la fine settembre e la metà di ottobre, la Turris rimedia solo una vittoria e ben nove sconfitte. Tuttavia, nonostante un rendimento da retrocessione diretta, questa volta la società è ferma nel ribadire in più occasioni la propria fiducia a mister Caneo, finito inevitabilmente al centro delle critiche.
CHIUSURA IN CRESCENDO - La crisi della Turris appare lenta e costante, ma proprio nel mese di dicembre i corallini mostrano cenni di ripresa, maturando quattro pari consecutivi e chiudendo il girone d’andata con la rotonda vittoria sul Brindisi al Liguori. Un successo che permette agli uomini di Caneo di chiudere la prima parte di stagione a quota 20 punti, com’era avvenuto l’anno scorso, e fuori dai play-out. Un esito tutto sommato confortante, se si pensa a quanto era avvenuto nelle settimane precedenti, nella speranza che sia solo il preludio ad un 2024 più lineare dal punto di vista dei risultati, senza i testa coda che hanno creato troppe apprensioni nei 365 giorni precedenti.