'Pagliaccio vattene'. Capriola risponde alla contestazione: "Vittima di un atto intimidatorio. Andate a sentirvi una messa..."
È scattata inesorabile la contestazione nei confronti di Ettore Capriola non appena la notizia delle inadempienze rispetto alla scadenza del 16 ottobre (mai smentite dalla società, che ha confermato il solo pagamento degli stipendi) è divenuta di dominio pubblico in città. Secco il messaggio indirizzato all’imprenditore cui appena quattro mesi fa si era legata l’aspettativa di un nuovo, solido corso societario: «Pagliaccio vattene», con tanto di caricatura apparsa in diversi punti della città.
A distanza di un giorno, la reazione di Capriola. Che, come riportato nell'edizione odierna del Mattino Web si è definito «vittima di un atto intimidatorio».
Il dirigente corallino ha parlato di «mandanti ed esecutori materiali» che avrebbero avuto come unico intento «quello di minare la mia tranquillità e quella della mia famiglia, in particolare quella di mio figlio minore che è rimasto molto turbato dall’episodio. Questo è intollerabile ed in pochi hanno preso le distanze dal gesto intimidatorio che ho subito».
Già sporta querela, con un impegno: «Andrò fino in fondo per capire chi sono i mandanti dell’intimidazione perché ritengo che vi sia un disegno di alcuni personaggi che vorrebbero costringermi a fare un passo indietro nella dirigenza della Turris per procurare a loro, o ad altri, un ingiusto profitto con mio danno. Ebbene, non sarà l’intimidazione e la violenza a condizionare le mie scelte».
Consensi non ne ha più in città Ettore Capriola, nemmeno sui social, dove – sostiene – «è in corso una vera e propria campagna denigratoria nei miei confronti che è sfociata nell’incitazione all’odio verso la mia persona. Si tratta di pochi personaggi che scrivono sistematicamente su tanti gruppi diversi con la finalità di incitare l’odio nei miei confronti e di crearmi un danno economico».
Contro il Catania non era presente al Liguori: «Alcuni personaggi (e qualche sito) hanno addirittura sindacato la mia personale assenza, dimenticando (o fingendo di dimenticare) che ho i miei interessi personali e sentimentali a Roma. Sappiano questi facinorosi che ho piena libertà di decidere cosa fare e con chi trascorrere una serata ottobrina. Infatti, in occasione del lungo ponte di Ognissanti, ho scelto di riposarmi e rilassarmi dopo una settimana di attacchi personali a cui ho preferito non rispondere per evitare di creare ulteriori polemiche. Se poi qualcuno vorrebbe anche entrare nelle mie scelte familiari, io non ci sto».
Quindi un passo indietro, all’estate: «Giova ricordare che la S.S. Turris Calcio srl, dopo la scorsa stagione sportiva, era destinata alla liquidazione. Noi dopo aver fatto un investimento economico importante, ed aver materialmente versato la somma necessaria per la garanzia della fideiussione, ci troviamo ed essere bersaglio di critiche ingiuste ed inopportune».
In conclusione, «abbiamo fatto un investimento economico importante e non consentirò che qualcuno voglia condizionare le mie scelte. Auguri a tutti per Ognissanti ed andatevi a sentire una messa che vi fa bene».