Dramma sportivo e umano - Turris, ritorna lo spettro dell'esclusione. Giocatori a rischio sfratto...

22.12.2024 21:24 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Dramma sportivo e umano - Turris, ritorna lo spettro dell'esclusione. Giocatori a rischio sfratto...

La Turris sprofonda sempre di più in un incubo che sembra non avere fine. Alla disperazione sportiva si aggiungono nuovi capitoli di una gestione societaria che sta facendo precipitare il club verso il fallimento, segnando uno dei periodi più bui nei suoi 80 anni di storia.

Dopo la corsa contro il tempo per evitare la radiazione lo scorso 16 dicembre, emergono nuove ombre sui pagamenti relativi agli F24 per trattenute INPS e IRPEF. Secondo indiscrezioni, alcune operazioni finanziarie, legate presuntivamente al bimestre settembre-ottobre, sarebbero state bloccate a causa di pignoramenti sul conto societario. Questo potrebbe causare una nuova penalizzazione ben più grave di quanto inizialmente previsto. Non si parlerebbe più di un -1 punto, ma di una sanzione che potrebbe variare dai 4 ai 6 punti, complice anche la recidività in questo tipo d’inadempienza.

Un’eventualità drammatica che, sommata ai 5 punti già decurtati, comprometterebbe definitivamente le residue speranze di salvezza sul campo. Peggio ancora, c’è chi ipotizza scenari ben più radicali, con l’ombra di una possibile esclusione definitiva dal campionato: un epilogo infamante che si pensava scongiurato appena una settimana fa e che potrebbe essere ratificato nelle prossime settimane.

Come se non bastasse, la situazione finanziaria disastrosa sta travolgendo anche la vita personale dei calciatori. Almeno sei o sette giocatori, infatti, rischiano lo sfratto dalle rispettive abitazioni entro la fine di dicembre, a causa del mancato pagamento dei canoni di locazione. La proprietà, infatti, non avrebbe corrisposto la componente relativa alle indennità alloggio negli stipendi parziali di settembre e ottobre. Una situazione che aveva già spinto la squadra a una protesta nei giorni scorsi, con la scelta di non allenarsi in segno di dissenso verso la proprietà.

Questa gestione, targata Ettore Capriola, è già entrata nella storia corallina come una delle peggiori, forse persino più disastrosa di quella di Mimmo Pesce, che portò al fallimento del club biancorosso all’inizio degli anni 2000. La Turris di oggi non è solo una squadra che sta crollando sportivamente, ma un club senza guida, senza risorse e senza un progetto, condannato a una fine che si fa sempre più certa e infamante. L’agonia del club è il simbolo di una tifoseria martoriata, costretta ad assistere impotente al lento collasso di una società che non ha saputo onorare né la storia né i sacrifici dei suoi sostenitori.