Turris, i primi passi del gruppo Capriola: sospensione e “nuova” ristrutturazione del debito, poi la firma dal notaio e reset totale!
Dopo l’estenuante corsa per l’iscrizione al prossimo campionato della serie C, approvata anche dalla Covisoc, la Turris ora si appresta ad iniziare una nuova era con una nuova proprietà, capitanata dall’imprenditore locale Ettore Capriola, che dopo aver contribuito in modo determinante alla fideiussione, ora sta già muovendo i primi passi da neo patron del club biancorosso, in attesa di formalizzare il compromesso già stipulato con Colantonio per l’acquisto delle quote di maggioranza.
Uno di questi riguarda il procedimento di ristrutturazione del debito, per il quale è stata chiesta una nuova sospensione al giudice competente (oggi scadeva il termine per presentare il piano), motivata dal fatto che è in atto un passaggio di proprietà e dalla volontà del nuovo socio di maggioranza di ripresentare una “sua” proposta di rimodulazione della massa debitoria della Turris, basata sulle strategie e sulle garanzie apportate dalla nuova gestione.
Una richiesta che quasi certamente sarà approvata dal Tribunale, dato che, se a presentare il piano di rientro fosse stato lo stesso Colantonio, che a più riprese aveva manifestato pubblicamente la volontà di disimpegnarsi dalla Turris, sarebbe potuto venir meno il criterio della “continuità aziendale”, decisivo per l’approvazione dello stesso.
Superato anche questo scoglio, il passo successivo sarà quello del passaggio di quote, a questo punto fondamentale per ottenere la proroga nella presentazione del puano di ristrutturazione, che secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe essere formalizzata presso il notaio la prossima settimana.
Subito dopo, sarà tempo di questioni tecniche, con il gruppo Capriola intenzionato a resettare tutte le cariche dirigenziali per avviare un nuovo progetto sportivo di durata triennale, con l’obiettivo di mantenere la categoria e allo stesso tempo risanare il bilancio del club.